Fa effetto ripensare che per 50 anni vi sia stata la capacità e la caparbietà di organizzare la Sagra.

L’intuizione di Don Nellusco, nel lontano 1975, “di stancarvi di fatica” realizzando questa modalità di aggregazione è stata sicuramente centrata in pieno.

L’evento Sagra è diventato per la Parrocchia il filo conduttore dell’anno Pastorale “aggregando energie” non solo durante il periodo di apertura degli stand gastronomici, ma addirittura da febbraio a novembre per preparare e verificare l’evento.

Fa effetto vedere nelle foto delle prime edizioni gli stessi “lamieroni” e la stesse “strutture in ferro” che ancora oggi si montano al di sopra delle griglie e della gnoccheria: se potessero parlare racconterebbero la gioia dei tanti che hanno dedicato il loro tempo e la loro fatica per tramandare una Tradizione.

E’ bello vedere, nella storia delle 50 edizioni, fotografie che visivamente raccontano il passare delle epoche, dei costumi, degli abiti. Fa effetto rivedere le mascherine indossate nella edizione 2020 del difficile momento Covid: sicuramente sono testimonianza della caparbietà di volere aggregare comunque e sempre, in linea con il dna voluto all’origine.

Se si presta attenzione tutti questi piccoli squarci sul passato sono accomunati da due caratteristiche.

La prima è il sorriso. Pur nella fatica, pur nella comprensione di affrontare una sfida epica nel servire così tante persone, il sorriso appare con totale spontaneità sulla bocca dei tanti.

La seconda è che tutte queste foto raccontano un sostantivo: INSIEME. Perché tutto quello che è raccontato non può che essere realizzato “insieme”, nella fatica, nella gioia, anche caciarona, di ricercare la relazione con l’altro, ma pur sempre votati a costruire qualcosa per la Parrocchia e per il gruppo.

Solo Insieme questa Tradizione che spegne 50 candeline potrà ancora accompagnare la Comunità.

il Comitato della Sagra

 

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Phil

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