A partire da sinistra: Monsignor José Alfredo, Vescovo della Diocesi di Manajary – Madagascar dove opera Lucinao Lanzoni.
Al centro: Don Stefano Torelli dei Servi della Chiesa
A destra:Il Vescovo di Farafangana

Giovedì 25/07/2019 alle ore 21 a Quartirolo avremo occasione di conoscere Monsignor José Alfredo, Vescovo della Diocesi di Manajary in Madagascar, dove opera il nostro Missionario Diocesano Luciano Lanzoni. Dalla sua testimonianza avremo modo di conoscere gli aggiornamenti del nuovo progetto relativo alla  realizzazione di tre centri di Fisioterapia in altrettante cittadine della Diocesi di Mananjary.

Questo progetto nasce dal desiderio di aprire una porta di speranza e di dignità per le tante persone in situazione di disabilità che non hanno accesso alle cure a causa della loro condizione di povertà.

At 3,6 Pietro gli disse:

«Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!».

Dal 1° gennaio 2018 la Diocesi di Mananjary e la Diocesi di Carpi hanno siglato una convenzione di Cooperazione tra Chiese nella quale si è deciso che il missionario Luciano Lanzoni, inviato dalla Diocesi di Carpi, collabori con le varie realtà presenti nella Diocesi di Mananjary per implementare delle piccole strutture che possano accogliere e cercare le risposte alle varie situazioni di handicap fisico, psicomotorio, sensitivo (visivo e uditivo) per le tante persone che non trovano risposte nelle strutture pubbliche.

In Madagascar non esiste un piano sanitario nazionale gratuito, la popolazione ha accesso agli ospedali, ai dispensari/ambulatori del servizio pubblico ma, in queste strutture, tutto è a pagamento: i medicinali, le prestazioni del personale, qualsiasi cosa. Per un disabile o per la famiglia di un bambino disabile è impossibile riuscire a trovare il denaro necessario per sostenere le cure che consistono in un intervento chirurgico, oppure in una serie di ingessature e la fabbricazione di ausili ortopedici o ancora la retta per le scuole specializzate a seconda del tipo di handicap.

L’incontro è  aperto a tutti !

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redazione comuniq

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