Due sostantivi intensi, forse un po’ strani accostati l’uno all’altro.
Questa vicinanza però li rafforza e li declina unicamente.
Quante volte nella nostra giornata pensiamo alla parola Pace? Che cosa ci suggerisce la parola Pace? Da dove deriva per noi la Pace?
Proviamo a rifletterci partendo a considerare la nostra routine quotidiana: le nostre giornate tendono ad essere piene di attività, impegni, appuntamenti. Ci possiamo sentire in Pace quando questo turbinio si placa, quando “possiamo tirare fiato” e rilassarci un poco. Quindi possiamo pensare al parola Pace come assenza di stress.
Altresì la parola Pace viene anche riferita ad uno stato di non conflittualità, di assenza di guerra. In termini più generali la Pace viene così intesa come uno stato psicofisico positivo che si determina con l’assenza di elementi negativi.
Parlare di Pace oggi è quasi scontato: in un mondo che si lacera sempre più il desiderio di tutti noi è quello di trovare e cercare Pace per tutti.
La riflessione che vorremmo proporre con la parola Pace inserita nello slogan di questa Sagra 2023 è un po’ più ampia, forse meno scontata.
Tante volte nel Vangelo ricorre la parola Pace. “La Pace sia con Voi”. “Pace a questa casa”.
Ma perchè Gesù tiene così tanto alla Pace?

Proviamo a pensare alla Pace come uno stato interiore Positivo che nasce da una intima consapevolezza.
Cerchiamo di vedere il tutto con gli occhi di Maria

“Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditando le nel suo cuore” (Lc 2,19)
Maria, una giovanissima ragazza che si trova ad accettare un progetto sconosciuto che viene a creare in Lei una consapevolezza diversa: la certezza di essere parte di un disegno di Amore supremo.
Ecco quindi che nell’animo di Maria si irradia la Pace : non come assenza di qualcosa, ma come pienezza derivante dall’intima consapevolezza che lo sconosciuto progetto di Amore in cui si è calata dona luce e speranza
Pace sia con Voi : pensiamo alla Pace non qualcosa che ci arriva dall’esterno, ma una presa di coscienza che siamo amati e parte di un particolare progetto d’Amore.

E perchè artigiani?

Quando pensiamo all’artigiano pensiamo subito ad un lavoro svolto con cura, in maniera non ripetitiva, con attenzione spasmodica al dettaglio, incentrato sulla qualità e non sulla quantità. Ecco quindi che l’accostamento di “artigiani” alla parola “pace” viene a creare un potenziamento. Pace intesa come sorgente interiore, consapevolezza di sentirci parte del progetto unico disegnato dall’Amore per noi e su di noi.

Irradiamo questa intima consapevolezza verso chi ci sta intorno senza volere “strafare” in quantità, ma curando invece la qualità dei rapporti e delle relazioni, proprio come l’amorevole azione dell’artigiano.
Ecco quindi che ciascun “artigiano della pace” diventerà una piccola lanterna per la propria famiglia e comunità, portando fuori di sè quella gioia derivata dalla intima consapevolezza che non siamo ingranaggi in serie, ma progetti unici di un Disegno di Amore.

Ci auguriamo che le nostre magliette possano spingerci a questa riflessione non solo nei giorni della Sagra ma anche per tutto l’anno e oltre. Buona Sagra a Tutti!

Il Comitato Sagra

Riguardo l'autore

Phil

Commenta