Avvento. La parola fa riferimento a qualcosa che deve accadere o a qualcuno che deve venire. Ed esprime l’attesa.
Può succedere, nella vita di ogni giorno, che si finisca per non attendere più nulla, che si arrivi a credere che nulla di diverso possa più succedere. Che ci si rassegni alle stesse cose.
Oppure temiamo che possa succedere qualcosa di non atteso, di non piacevole. E cresce l’ansia, la paura.
A volte si aspetta qualcuno o qualcosa che non arriva mai. Allora un senso di scoraggiamento priva la vita di speranza. E cresce la delusione.
L’Avvento liturgico che inizia domenica 1° dicembre, invece, è la speranza che Qualcosa possa accadere, che Qualcuno possa ancora venire.
Ricomincia un nuovo anno liturgico. E ogni inizio è l’invito a lasciare da parte disillusione e stanchezza. E a lasciare vivere la speranza.
Avvento. Qualcosa accadrà. Qualcuno verrà!
Posso attenderlo. Debbo attenderlo!
Come? Cosa posso fare?
Come sarà la mia attesa durante l’Avvento?
Qualcosa farò, per aspettare ‘Colui che viene’, Gesù.
Buon Avvento,
don Fabio.