Due anni fa, era l’autunno del 2017, due giovani (un ragazzo e una ragazza) si sono presentati in parrocchia, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, per chiedere di ricevere il Battesimo.
Due storie diversissime tra loro. Come diverso era anche il motivo per cui non erano stati battezzati da piccoli.
In particolare Valentina (e non è un nome di fantasia) mi commuove con il suo pianto dirotto mentre mi racconta la sua storia, il suo disagio, una sorta di ‘nostalgia’ di qualcosa che fino a poche settimane prima non sapeva come descrivere; e poi la decisione di mettersi in cammino, letteralmente, tra i monti per raggiungere un santuario e durante il percorso un segno…
Sono veramente incredibili le vie di Dio!
Informo i ragazzi che per arrivare a ricevere il Battesimo da adulti occorre una preparazione che può durare dai due ai tre anni. È il ‘catecumenato’, come viene chiamato fin dagli albori del cristianesimo, un cammino che prevede tappe, celebrazioni, consegne, scrutini
Non battono ciglio. Solo chiedono: ‘Quando cominciamo?’.
Cominciamo subito grazie alla disponibilità di Massimo, don Anand (a cui è subentrato don Tinu) e Attilio che accettano di essere i catechisti, la figura fondamentale del catecumenato.
Mi viene l’ispirazione di creare attorno a questi due giovani una rete di preghiera. Lo chiedo soprattutto ad alcuni malati della nostra parrocchia. Aderiscono volentieri. E continuano a chiedermi come va ogni volta che vado a trovarli.
Gli incontri si susseguono con cadenza quindicinale.
La presenza è sempre costante. La partecipazione attiva. Anche alla fine di una giornata di lavoro.
Nel frattempo una giovane mamma si unisce agli altri due catecumeni. È incinta ma neppure la nascita del terzo figlio la distolgono dal partecipare agli incontri di catechesi.
Pochi giorni fa abbiamo celebrato il Battesimo di questa creatura appena nata alla vita. E mi chiedevo cosa pensasse nel suo cuore questa giovane mamma che nella ‘vita dei figli di Dio’ veniva preceduta dal suo piccolo bambino.
Nel frattempo il catecumenato continua.
Sono passati più di due anni.
Ora è tempo di giungere alla meta.
Anche il Vescovo don Erio viene informato del cammino che stiamo compiendo e dell’intenzione di giungere alla celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima e Eucaristia) nella prossima veglia di Pasqua, l’11 aprile.
Anche lui è d’accordo.
Ma manca ancora una cosa fondamentale.
Una comunità cristiana che accolga come un grembo materno questi suoi nuovi figli. Una parrocchia che possano sentire come casa propria. Dei fratelli e delle sorelle nei quali specchiarsi per vedere quello che anche loro diventeranno con il Battesimo.
Adesso è il nostro momento.
Domenica 24 novembre, solennità di Cristo Re dell’universo, alla S. Messa delle 11,15, celebreremo il Rito della ammissione al Catecumenato.
Seguiranno in gennaio e febbraio altre tappe.
Ma sarà soprattutto la prossima quaresima, la prima domenica e le ultime tre (1 – 15 – 2– 29 marzo) il tempo più ricco di celebrazioni con il Rito della Elezione e i tre scrutini.
Per tutti noi è un’occasione speciale per rivivere il nostro Battesimo. Ricomprenderlo. Risceglierlo. Rinnovarlo.
Sarà il tempo propizio anche per avvicinarci come fratelli e sorelle a questi due catecumeni e far sentire loro la nostra stima.
Sarà, lo spero, un vero tempo di chiesa, di comunità. Di famiglia. Di crescita insieme.


Benediciamo il Signore!
Don Fabio.

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Don Fabio

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