… ci ritroviamo riuniti insieme in questa seconda domenica di Quaresima per festeggiare la riapertura della Chiesa Madre di Quartirolo, la quale risplende in tutta la sua luce e il suo decoro.

Una luce e un decoro che non avevo conosciuto, perché sono entrato in questa chiesa una sera per l’incontro con il gruppo scout, ma forse ero troppo intento a parlare con gli scout e non mi sono accorto di quanto sia bella, in realtà, questa chiesa E quindi questa chiesa è tornata ad essere un edificio degno della comunità che vive in questo territorio.

A tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a realizzare questo evento, va dunque il nostro ringraziamento.

Da oggi la chiesa dedicata alla Madonna della neve è nuovamente in grado di accogliere il suo popolo, per la preghiera, per la celebrazione dei sacramenti che donano la vita di Dio, per l’ascolto della Parola del Signore e per tutti gli altri eventi che formano la Chiesa, Popolo di Dio.

Anche se questa esperienza è stata risparmiata alla comunità di Quartirolo, oggi possiamo comunque dire: finalmente la comunità di Quartirolo si riappropria della propria Chiesa Madre.

Tuttavia questo non è sufficiente.

Gli interventi strutturali ed architettonici che sono stati intrapresi richiamano a tutti la necessità di costruire un altro edificio, ben più importante, e cioè l’edificio spirituale  della Chiesa, Corpo di Cristo, edificio che è composto da pietre vive, ossia da persone che vivono la Comunione con il Signore Gesù e tra di loro.

Proviamo ad immaginare che cosa sarebbe questo luogo se ogni pietra, piccola o grande fosse rimasta sparsa in terra : questo luogo non ci sarebbe. La bellezza di questo luogo non sta dunque nelle singole pietre, bensì nella loro composizione.

Così è la Chiesa fatta di persone: ogni battezzato è una pietra, raccolta con amore dal Signore;  unita alle altre e messa insieme in maniera ordinata, costituiscono l’unico grande edificio spirituale che è la Chiesa.

Come sono sati eseguiti ripristino pittorico, decorativo e strutturale della chiesa di pietra, così di pari passo dovrebbe ora procedere il restauro della comunità di persone che è la parrocchia.

Pertanto, mentre ammiriamo questo edificio sacro lasciamoci interrogare da esso sulla qualità del nostro essere pietre vive ed elette per costruire l’edificio che è la Chiesa di Cristo, luogo di vita che testimonia la presenza del Signore risorto.

La partecipazione costante all’eucarestia domenicale, la quale costruisce la Chiesa, Corpo di Cristo, la frequentazione del Sacramento della Confessione, che rigenera la nostra vita morta a causa del peccato, l’educazione alla fede mediante la catechesi ben fatta, aiutano a superare una vita comunitaria abitudinaria e senza entusiasmi, a vincere l’individualismo e l’egoismo che ci rendono pietre friabili e inerti, quindi di poca utilità e a costruire al contrario rapporti fraterni ed una umanità permeata dall’obbedienza alla legge di Dio.

Questa Chiesa, e mi riferisco alla seconda lettura che abbiamo ascoltato, ci ricorda che sulla terra noi siamo pellegrini e questo spazio è il luogo che il Signore ci offre per sostare, riposare, riprendere fiato e ristorarci.

Questa chiesa ci invita a non dimenticare che il nostro cammino terreno è diretto verso la Gerusalemmme celeste e che durante questo nostro pellegrinaggio, l’edifico sacro è il luogo in cui è possibile anticipare e già gustare l’incontro e la comunione con Dio e tra di noi.

Entrare in questo luogo significa incontrare Gesù risorto. Questo incontro con il Cristo Risorto ci impedisce di rinchiuderci in noi stessi o di essere sfiduciati

Qui è possibile ritrovare fiducia nella vita; qui ognuno sente di essere un dono per gli altri; qui ognuno impara a riscoprire in sè e nei fratelli i lineamenti del volto di Dio; qui l’amicizia diventa fraternità, l’operare insieme diventa capacità di riconciliazione e di collaborazione per realizzare il comune progetto di liberazione  dell’uomo dal peccato.

Mi piace chiudere questa nostra riflessione con le parole di un grande Santo, San Cesario, il quale per l’inaugurazione di una chiesa così scriveva: “carissimi se vogliamo celebrare degnamente l’aperura di questo tempio non dobbiamo distruggere con le nostre opere ingiuste il tempio che siamo noi

Vuoi una Chiesa tutta spendente ? non imbruttire la dignità della tua persona con il peccato.

Desideri una chiesa luminosa? Non dimenticare mai che Dio vuole che anche la tua persona non sia mai nella tenebre dell’errore e dell’ignoranza, ma sia luce in Cristo.

Come tu entri in questa chiesa così Dio vuole entrare nella tua vita.

E allora accogliamo la presenza del signore che desidera fare di ciascuno di noi un tempio santo della sua presenza in mezzo agli uomini.

La Vergine Santissima protegga e custodisca questa Comunità con il suo materno amore.

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redazione comuniq

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